Iniziative
Eventi culturali, incontri e corsi
L’AISMU si propone di organizzare eventi culturali, incontri e corsi per contribuire a diffondere conoscenze ed abilità ritenute utili sia a chi voglia migliorare la propria qualità di vita personale sia ai professionisti impegnati nell’aiutare gli altri.
La caratteristica di fondo delle attività dell’Accademia è quella di tenere presente la componente umana (o umanistica) delle persone, avendo sempre una grande attenzione ai bisogni profondi delle persone, qualunque sia il percorso nel quale abbiano deciso d’incamminarsi, sia esso di crescita personale o professionale.
Impareremo insieme a guardare alle cose da punti di vista diversi, in una visione rinnovata del mondo. Guardare, ascoltare, pensare in modo nuovo.
A chi si rivolge:
– medici, psicologi, operatori del benessere e della salute
– persone desiderose di imparare a star meglio con se stessi e con gli altri
– insegnanti, educatori e genitori
Approfondimenti:
Medicina umanistica.
In tutte le Scienze che fanno della relazione di aiuto il loro cardine, ci dovrebbe essere come preponderante la componente umanistica. Così non è, perlomeno oggi: i tempi che viviamo, hanno eroso la componente “attenzione”, “passione”, “servizio”, “cuore”, “ascolto”, “disponibilità incondizionata”, “umiltà”, dalla relazione medico-paziente. “Fra le scienze umane (o umanistiche ) si annoverano la medicina, psicologia, la pedagogia, la filosofia, l’antropologia, la sociologia.
Particolarmente urgente è il risveglio di una medicina umanistica, una medicina che non sia soltanto una pratica di gestione contenitiva o palliativa di sintomi, ma l’arte di farsi carico del desiderio di benessere e salute che ogni essere umano ha come bisogno primario. Finché si penserà che una persona che si siede dall’altre parte della scrivania del medico ha bisogno di una prescrizione farmacologia e basta, si perpetrerà un tradimento continuo di quella che è la funzione vera del medico: promuovere il benessere e la salute. L’illusione che controllare i sintomi voglia dire fare qualcosa per guarire, è tempo che cada definitivamente. I sintomi non sono la malattia, ma ne sono espressione sensibile e tangibile. I sintomi vanno usati come guida per la comprensione di quali sono i meccanismi fisiopatologici in difficoltà e per ripristinare un corretto funzionamento dei vari sistemi biologici che presiedono al buon funzionamento del nostro organismo.
La medicina, la psicologia e tutte le scienze curative, potranno tornare ad essere al servizio dell’Uomo che soffre, solo se ritorneranno a chiedere il contributo della filosofia, per ripensare se stesse e i propri paradigmi. L’accostamento fra scienze mediche e filosofia nasce dal fatto che la filosofia insegna a risvegliare la curiosità, la capacità investigativa delle realtà, la ridefinizione continua del senso del proprio agire, della propria visione della malattia e della salute, del “dove e come” spingere la sua voglia di essere di aiuto al proprio prossimo. La filosofia insegna a cambiare i paradigmi dell’arte medica. Paradigma, dal greco antico, paradeigma=modello, può essere definito come la cornice di riferimento concettuale condivisa da una comunità di scienziati, la quale fornisce loro problemi e soluzioni nell’ambito della totalità delle modalità interpretative (percezioni, pensieri e valori) della realtà studiata.
Trasferito in ambito medico, psicologico e terapeutico, significa che i fenomeni biologici vengono valutati con chiavi interpretative nuove e differenziate, in modo da giungere ad una integrazione, la più ampia possibile, degli stessi, e quindi avvicinarsi alla verità, diagnostica e terapeutica. La cura deve assurgere al ruolo di reinserimento delle persone nella loro miglior vita possibile, riaffidandole alla leggerezza del vivere che trasferita sul piano sociale (essendo la società fatta dall’insieme di tante persone) vorrà dire realizzare una società della solidarietà, della condivisione, dell’apertura e del dialogo.